Oggi vi propongo le cinque cose (più o meno note) da fare o vedere a Catania che mi hanno maggiormente colpita durante il viaggio on the road
1) PIAZZA DUOMO
Piazza duomo è una tappa obbligatoria.
Essa ospita due elementi simbolo di Catania: la Chiesa Madre dedicata alla santa patrona (Sant’Agata) e la fontana raffigurante Liotru (l’elefantino emblema della città), realizzata dall’architetto palermitano Giovanni Battista Vaccarini.
2) LA SPIAGGIA DI SAN GIOVANNI LI CUTI
Sentire parlare di Catania mi fa riaffiorare nella mente molte immagini, diverse tra loro, ma non quella del mare. Eppure, non troppo distante dal centro storico, si trova una spiaggetta davvero particolare, formata da sabbia nera vulcanica, dove catanesi e turisti possono scappare per godere di qualche ora di relax.
A pochi passi dalla spiaggia si trova il porticciolo colmo delle antiche barche dei pescatori.
San Giovanni Li Cauti è la finestra della città sul mare.
Il mio consiglio è di raggiungerla al tramonto, per ammirare uno spettacolo davvero suggestivo.
3) PIAZZA DEI LIBRI
Come riportato sul sito dell’associazione Gammazita: “Piazza dei Libri è lo spazio urbano destinato alla condivisione della cultura, una biblioteca ed emeroteca a cielo aperto, che ospita libri donati dai lettori, riviste, ed eventi legati all’arte narrativa. È un bene culturale, sito in Piazza Federico di Svevia, che l’Associazione Gammazita ha istituito per la città, sostituendo macchine e sporcizia con librerie e sedute per leggere.”
Abbiamo scoperto questa piazza per caso poiché vicina al nostro ostello, ma siamo subito rimasti colpiti dalla semplicità del luogo e dalla bellezza dell’iniziativa.
4) MERCATO ITTICO
Il mercato ittico si svolge ogni mattina nei dintorni di Piazza Pardo.
Colori, odori, sapori si mescolano tra le urla dei venditori intenti a mostrare i propri prodotti: non solo pesce fresco, ma anche frutta, lumache (le cosidette “babbaluci”), carne, prezzemolo…
Passeggiare tra le vie di quella che ritengo sia la Catania più autentica, non può che farvi venire voglia di acquistare qualcosa e correre a casa a cucinare.
4) MANGIARE UN ARANCINO
La mia vita, come quella di ogni buon siciliano, è stata caratterizzata dal più che amletico dilemma:
si dice arancina o arancino?
Prescindendo dalle dispute grammaticali (e territoriali), io rispondo: entrambi!
A Catania, abbiamo provato gli arancini di Savia (Via Etnea, 302/304) e probabilmente non avremmo potuto fare una scelta migliore.
Gli arancini (che siano alla carne, al burro o al pistacchio) possono essere consumati al bar, ma noi abbiamo approfittato del pienone dell’ora di punta per gustarli all’ombra degli alberi della vicina Villa Bellini.