Per raggiungere Ratisbona in autobus da Monaco di Baviera c’è voluta circa un’ora e mezza. Io e Ignazio, per dirigerci verso la città medievale patrimonio UNESCO, abbiamo preso un autobus Flixbus alla stazione centrale, ma, in alternativa, è possibile prendere anche il treno.
Sebbene Ratisbona sia la quarta città bavarese per estensione, il suo centro storico è abbastanza piccolo, per cui si può tranquillamente girare a piedi ed è così che abbiamo fatto. Abbiamo visitato la città di domenica, quindi una volta arrivati abbiamo trovato tutti i negozi chiusi, ma le attrazioni principali, i ristoranti e i cafè aperti.
La nostra prima tappa è stata l’Alte Kappelle, il più antico luogo di culto cattolico della Baviera e una delle più importanti chiese della città di Ratisbona.
Un’architettura romanica nelle origini e rimodellata secondo lo stile del rococò bavarese, con pareti bianche impreziosite da sfarzosi e sfavillanti dettagli in oro.
Quando siamo entrati all’interno della chiesa, la messa si era appena conclusa e abbiamo avuto la possibilità di ascoltare il suono dell’organo propagarsi per l’edificio. L’organo in questione ha una storia particolare, in quanto si tratta dell’unico organo consacrato personalmente dal Papa Benedetto XVI.
Usciti dall’Alte Kappelle ci siamo recati verso una chiesa dallo stile architettonico completamente diverso: la chiesa di San Pietro, la cattedrale della città e uno dei più affascinanti esemplari di architettura gotica in Baviera.
Nonostante la nostra visita a Ratisbona sia stata a fine gennaio, la città era ancora addobbata con decorazioni natalizie. Le cose che ci hanno più colpito della chiesa di San Pietro sono state le vetrate risalenti al XIII secolo, i dettagli della facciata esterna e il coro vestito di bianco e rosso che, circondato da alberi di Natale, ha accompagnato la cerimonia religiosa.
Dopo aver fatto il pieno di arte religiosa e aver visto velocemente l’Haus Heuport, un antico palazzo medievale trasformato oggi in ristorante, ci siamo diretti verso il fiume Danubio. Prima di arrivare nei pressi del fiume, abbiamo fatto tappa alla Porta Praetoria, una porta di origine romana con una storia di 2000 anni.
Per il pranzo ci siamo fermati all’historische Wurstkuchl. Situato a pochi passi dal Danubio, il Wurstkuchl è considerato il ristorante pubblico più antico del mondo.
Il piatto principale è formato da salsiccia e crauti, ma chi non ama i crauti o vuole prendere qualcosa da portare via, può ordinare i panini con i wurst. Ogni (piccolo) panino ha un costo di 3 €. Salsicce, crauti, senape e zuppa di patate sono prodotti all’interno della cucina seguendo ricette segrete, ma è possibile acquistarli in scatola o barattolo all’interno del ristorante o sullo shop online.
A pochi passi dall’historische Wurstkuchl si trova il Besucherzentrum Welterbe, un centro visitatori su due piani con schermi interattivi che raccontano la storia di Ratisbona. Al secondo piano si trova anche il brückturm museum che, però, abbiamo trovato chiuso.
Ma è uscendo dal centro visitatori che ci si trova letteralmente sopra la più importante attrazione di Ratisbona: lo Steinernen Brücke (o Ponte di Pietra). Questo ponte è stato costruito, probabilmente, dal 1135 al 1146 per facilitare l’attraversamento del fiume Danubio e favorire gli scambi commerciali.
Al di là del ponte, a dare inizio al quartiere Stadtamhof, c’è una breve via, piena di ristorantini, cafè e case con le facciate colorate. Noi ci siamo fermati al Cafe Spital prendendo latte macchiato, cioccolata calda e una fetta di torta per ripararci un po’ dal freddo di fine gennaio, pagando 10,10 €.
Abbiamo attraversato nuovamente il ponte di pietra, che intanto si era sempre più popolato, per continuare l’esplorazione del centro storico. La zona antica di una città nata come insediamento romano, diventata poi sede di alcune delle assemblee del Sacro Romano Impero e sopravvissuta ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Passeggiando per le vie del centro, tra strette viuzze caratteristiche, ci siamo imbattuti in due chicche. La prima è stata la Goliathhaus, una casa sulla cui facciata è raffigurato lo scontro di Davide contro Golia. Mentre la seconda è stata la targa posta davanti ad una delle case in cui visse Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco divenuto famoso per aver salvato la vita a 1200 ebrei dallo sterminio nazista.
Altri punti di interesse del centro storico sono Haidplatz, una delle piazze principali, e la Golden Tower, la torre d’oro risalente al XIII secolo, testimonianza di una delle ricche famiglie medievali di Ratisbona.
Prima di andare alla stazione degli autobus per fare ritorno a Monaco di Baviera, ci siamo recati a Neupfarrplatz, la piazza in cui un tempo risiedeva la comunità ebraica. La zona, che comprendeva circa 30 case, un ospedale e una sinagoga, fu distrutta nel 1519, quando circa 500 persone furono espulse dal consiglio comunale.
Se visitate la Baviera, sappiate che una giornata è più che sufficiente per scoprire Ratisbona. Partendo al mattino da Monaco di Baviera o da Norimberga, potrete respirare l’aria medievale della città tra salsicce storiche e ponti di pietra.