Cosa e, soprattutto, dove mangiare a Napoli? Questo è l’interrogativo che ci siamo posti prima di intraprendere il nostro terzo viaggio nel capoluogo campano. Dopo aver provato la maggior parte dei piatti tipici napoletani, vi suggerisco una guida gastronomica con relativi prezzi.
Dove mangiare a Napoli: ragù napoletano da Tandem
L’unico e solo ragù esistente per me è sempre stato quello alla bolognese. Ma a Napoli ne esiste una variante completamente diversa, in cui diverse tipologie di carne vengono cotte per ore fino a diventare un tutt’uno con sugo di pomodoro, soffritto e spezie. Decisa a provare uno dei piatti più importanti della cucina partenopea, mi sono recata in un piccolo tempio del ragù napoletano: Tandem. In questo locale il ragù fa da padrone ed è servito in modo da accontentare tutti i tipi di palato: come condimento della pasta (soprattutto ziti e bucatini), come ripieno del pane, sottoforma di polpette o semplicemente in una terrina per fare la scarpetta.
Pizza da Gino Sorbillo
L’ultima volta che sono stata a Napoli, ho mangiato la pizza de “l’antica pizzeria da Michele”, divenuta celebre nel resto d’Italia e del mondo anche grazie al film Mangia Prega Ama. Questa volta ho deciso di provare la pizza di un altro pilastro della cucina napoletana: quella di Gino Sorbillo, da molti considerata la pizza più buona di Napoli.
Il ristorante si trova nel cuore del centro storico, in via dei Tribunali, ed è facilmente riconoscibile grazie alle lunghe file che si trovano all’ingresso. A differenza della pizzeria “da Michele”, che serve esclusivamente due tipologie di pizza, da Gino Sorbillo è presente un ricco menù. Noi abbiamo comunque scelto le regine della pizza napoletana: la pizza marinara (5 euro) e la pizza margherita con mozzarella extra (6 euro).
Frittatina di pasta da La figlia del Presidente
L’odore di fritto, la croccantezza della panatura esterna, il cuore ripieno di besciamella, provola, carne macinata e piselli. Semplicemente: la frittatina di pasta, protagonista dello street food napoletano.
Sebbene la frittatina di pasta più famosa del centro storico di Napoli sia quella della Pizzeria Di Matteo, noi abbiamo provato quella della Figlia del Presidente (1,50 €) ed è stata un’ottima scelta. L’unto del fritto viene quasi surclassato dal trionfo di sapori del ripieno.
Pizza fritta da Zia Esterina Sorbillo
Esattamente al fianco della pizzeria di Gino Sorbillo, si trova l’Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo. Un piccolo locale che cucina esclusivamente pizza fritta e pizza a portafoglio d’asporto. Qui abbiamo provato la pizza fritta completa, con ripieno di ricotta, cicoli, bufala, pomodoro e prosciutto (3,50 €).
L’idea originaria era quella di provare la pizza fritta della Figlia del Presidente che però, purtroppo, è chiuso la domenica.
Piatti tipici da Tufò trattoria gourmet
La trattoria Tufò consente di gustare i piatti della tradizione napoletana, all’interno di un ambiente vagamente rustico, nel romantico scenario di Posillipo. Da Tufò abbiamo provato l’antipasto “6 portate di stagione” (parmigiana, gateau di patate, zeppoline di alghe, fagioli e pancetta, bruschetta e polpette al sugo, per due persone 24 €), gli spaghetti alla Nerano (8 €), il primo della settimana (spaghetti con le vongole e taralli sbriciolati, 12 €) e il piatto forte della trattoria, ovvero la pasta patate e provola mantecata nella forma di grana padano (8 €).
È consigliata la prenotazione.
Pasta e patate da Trattoria Nennella
Mangiare alla Trattoria Nennella, situata nel cuore dei Quartieri Spagnoli, è una vera e propria esperienza. Si tratta di un ambiente senza fronzoli, reso celebre dalla bontà dei piatti e dalla vivacità dei camerieri.
Io ho ordinato il piatto più celebre della trattoria ovvero la pasta e patate, dal sapore indiscutibilmente più deciso rispetto a quella di Tufò. Da Nennella abbiamo assaggiato anche la pasta patate e salsiccia, le polpette al sugo e delle polpettine di ricotta e salame. Il costo è di 12 € per un menù che comprende primo e secondo e di 15 € per un menù che include anche l’antipasto.
Sfogliatelle da Cuori di sfogliatella
Non essendo un’amante dei dolci, prima di quest’ultimo viaggio a Napoli, ero totalmente all’oscuro di quello che sembra essere un eterno dilemma per napoletani e non: frolla o riccia? Stiamo parlando della sfogliatella che, nelle sue varianti frolla e riccia, si trova in ogni bar e in ogni panificio del territorio partenopeo. Nel corso del nostro viaggio abbiamo provato diverse sfogliatelle, tra cui quelle di Cuori di sfogliatella, in via Toledo. Cuori di sfogliatella offre tantissime varianti, tra cui salate e gourmet, della sfogliatella riccia. Io ho provato quella al gianduia (2 €).
Il caffè più buono di Napoli da Il vero caffè del Professore
Trovare l’espresso più buono di Napoli sembra essere un’impresa impossibile. Probabilmente anche per il caffè vale una frase che mi è stata detta a proposito della pizza: “ovunque vai, non puoi sbagliare”.
Eppure sembrerebbe esistere un caffè con le giuste caratteristiche per essere proclamato il più buono di Napoli: quello de Il vero caffè del Professore.
Il cavallo di battaglia di questo bar è il Caffè Espresso con crema del professore, una speciale miscela segreta posta alla base del caffè. Questa tipologia di espresso ha un costo di 1,90 €, sicuramente più alto rispetto a quello di tanti altri in città. Io non bevo caffè, ma i miei compagni di viaggio ne erano estasiati per il gusto e la corposità. Il sapore mi è stato descritto come tostato, ma bilanciato, anche grazie alla crema che gli conferisce dolcezza e ne esalta l’aroma.
Babà da Pasticceria Giovanni Scaturchio
Dici Napoli e dici pizza, ma anche babà, il dolce tipico della pasticceria napoletana. Un dolce fatto principalmente con farina, uova e lievito di birra, affogato nel rum nella sua variante più tradizionale o rivisitato con farcitura di panna e fragole. A detta di molti, uno dei babà più buoni di Napoli è quello di Scaturchio (1,70 €) in piazza San Domenico Maggiore, a due passi dalla cappella Sansevero.
Un ringraziamento speciale a Pasquale per averci fatto da guida.