Aveiro e Coimbra sono state due tappe intermedie del nostro Interrail in Portogallo, un viaggio di nove giorni alla scoperta del paese degli esploratori, dei pescatori e delle azulejos.
Cosa vedere ad Aveiro
Non so quale sia stato il momento esatto in cui ho deciso di includere Aveiro nel nostro itinerario. Probabilmente si è trattato di una di quelle volte in cui ad ispirarmi è stata una fotografia. Ho visto casette colorate e canali attraversati da imbarcazioni in legno, le moliceiros, e ho subito pensato a Venezia e Burano, scoprendo solo in seguito che uno dei nomi della cittadina è proprio “la Venezia del Portogallo”. E anche se bisogna ammettere che di Venezia ha ben poco, passeggiare tra le strade di Aveiro è stata un’occasione per scoprire un Portogallo diverso da quello delle città più rinomate e delle cittadine costiere dell’Algarve.
Abbiamo raggiunto Aveiro partendo da Porto, la prima tappa del nostro Interrail.
Una volta giunti alla stazione dei treni, ci siamo diretti a piedi verso la cattedrale della città, la Catedral da Sao Domingos, che un tempo faceva parte di un convento domenicano.
Nella strada che dalla stazione conduce alla cattedrale si trovano numerose opere di street art e un monumento dedicato a quelli che, insieme ai moliceiros, sono i simboli della città: gli ovos moles, dolci di ostia bianca dalla forma di pesci, conchiglie o botti di legno, ripiene di tuorlo d’uovo e zucchero.
Per assaggiare queste specialità di Aveiro abbiamo scelto la Confeitaria Peixinho, una pasticceria dall’ambientazione simile a quella dei film di Wes Anderson e dalla musica che ricorda il favoloso mondo di Amelie.
Abbiamo ordinato ovos moles (1,50 €), cornucopia di sfoglia (2,30 €) ed espresso (1,50 €).
Usciti dalla Confeitaria Peixinho abbiamo semplicemente passeggiato in prossimità del corso d’acqua che sfocia nella laguna di Aveiro, osservando il via vai dei moliceiros che, come dicevo, sono delle imbarcazioni in legno di pino, un tempo adoperate dai pescatori per il trasporto delle alghe marine ed oggi utilizzate per lo più con finalità turistiche.
Prima di salire sul treno che da Aveiro ci ha condotti a Coimbra, ci siamo fermati a pranzare da Cafè Ramona, ordinando il Ramona burger con hamburger, formaggio e chorizo (2,90 €) e le patatine fritte (1,70 €).
Cosa vedere a Coimbra
Dopo circa 50 minuti di treno siamo giunti a Coimbra, dove abbiamo trascorso solo poche ore.
Di Coimbra abbiamo visitato solo la zona della città vecchia, un fitto intreccio di strade medievali che scalano la collinetta sulla cima della quale si trova una delle università più antiche d’Europa. L’Universidade di Coimbra è costituita da un insieme di palazzi realizzati tra il XVI e il XVIII secolo, tra cui il palazzo reale, la torre dell’orologio, la prigione accademica, la cappella di San Michele e la biblioteca.
Coimbra è, appunto, una città universitaria ed è subito evidente dalla quantità di giovani presenti tra le sue vie. Molti studenti si radunano davanti alla Sé Velha, la cattedrale vecchia in stile romanico portoghese, indossando le toghe dell’università per scattare foto con i turisti in cambio di una mancia che consenta loro di racimolare soldi per pagare l’Erasmus.
Il nostro pomeriggio a Coimbra non è stato una corsa continua, ma un lento passeggiare tra le vie della città medievale, dall’Igreja de Santa Cruz alla Torre de Almedina fino all’università, fermandoci a mangiare un gelato al bar e a chiacchierare con alcuni studenti provenienti da diverse zone d’Europa.
Terminato il tempo a nostra disposizione e dopo aver cenato con frango (pollo) arrosto, abbiamo raggiunto la stazione dei treni per dirigerci verso Lisbona.